Eccomi di nuovo a proporre un altro pensiero.
Sto riflettendo sul perché prendere una decisione, alle
volte, sia così complicato. Mi sono chiesto cosa renda tutto così impossibile e
credo di aver inquadrato la situazione.
Molti pensano che prendere una decisione sia difficile (sto
parlando ovviamente di una decisione importante), se non addirittura
impossibile. Io, però, credo che la cosa difficile sia tutto tranne che
prendere la decisione. Quello è il passaggio più semplice di tutti!
Mi spiego.
Pensate di essere in una situazione di vita o di morte e che
tra la vostra vita e la vostra morte ci sia il dover scegliere se rinunciare ad
un arto o no. Quanto ci mettereste a scegliere? Credo proprio nulla.
Perdonate il pensiero macabro, ma mi ha permesso di
esprimere in maniera semplice il concetto.
Quello che voglio dire è che ciò che ci spaventa è
essenzialmente la confusione che sta prima del momento della scelta e che è
dovuta alla mancanza della certezza che stiamo facendo la cosa giusta, e tutto
ciò che verrà dal momento della scelta in poi, quando dovremo prenderci la
responsabilità di quanto abbiamo deciso.
Tutto questo è confermato dal fatto che si fa più fatica a
buttarsi da un trampolino alto dieci metri piuttosto che dire a qualcuno di
farlo.
Come vedete la situazione così è diversa.
Come fare quindi?
Non lo so! Ovviamente. Ma voglio farvi alcune domande:
-
Possiamo essere certi del fatto che ciò che
stiamo per decidere è la cosa giusta?
-
Possiamo scegliere bene nella confusione del
dubbio?
-
Possiamo non aver paura delle conseguenze?
La risposta a queste domande è sicuramente no.
Possiamo però sapere se ciò che abbiamo deciso è sbagliato
(di solito se lo è ce ne accorgiamo immediatamente). Se nulla ci dà questa
sensazione probabilmente siamo sulla strada giusta, magari non la più giusta,
ma comunque una di quelle buone!
Penso che questo dovrebbe aiutarci a vedere il bicchiere
mezzo pieno.
Possiamo evitare di trovarci a scegliere in maniera
sbagliata mettendo ordine prima evitando di scegliere proprio nel momento meno
adatto. È il famoso contare fino a dieci che non serve a niente se davvero
facciamo come per contare le pecore quando siamo nel letto senza sonno, ma che
diventa importante se ci serve a prenderci il tempo per capire davvero da che
parte prendere il disordine per trasformarlo in ordine.
A questo punto possiamo anche imparare a non avere paura
delle conseguenze perché al massimo cadiamo in piedi! Se siamo sulla strada
giusta non sarà tutto da rifare, ma semplicemente sarà da capire dove andare
man mano che avanziamo. Passo dopo passo con prudenza scopriremo quanto è
semplice.
La scelta, di per sé, è la punta dell’iceberg, per usare un esempio
automobilistico è la curva che ci permette di cambiare anche impercettibilmente
la strada che stiamo seguendo. La sua difficoltà non sta nel farla di per sé,
ma nell’impostarla correttamente e nell’uscirne alla velocità più elevata
possibile.