giovedì 15 gennaio 2015

volatilità

Stavo pensando che una buona parte di quello che faccio nell'arco di una giornata è comandato dalla volatilità che rende ciò che ho in programma un'incognita fino a quando non sono riuscito a portarla a termine.
Cioè, sono io che vedo male o è proprio così? È pressoché inutile programmare una giornata che nel novanta per cento dei casi andrà diversamente da quanto avevi deciso di fare.
Quindi mi chiedo che senso ha il programmare le cose così come ci dice la nostra società. Che senso ha programmare qualcosa quando so che con buona probabilità succederà un evento che mi costringerà a cambiare buona parte dei miei programmi che magari dovranno ancora essere cambiati?
Quello che mi lascia un po' perplesso è che pare che senza organizzarci non possiamo fare niente.
Il problema è che non siamo organizzati neanche quando lo siamo. Forse.

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