martedì 7 gennaio 2014

complicato


Stavo pensando a quanto è complicato imparare davvero qualcosa. Ci vuole molta fatica e molta attenzione intesa come capacità di stare concentrati su quello che ci vuole per fare bene qualcosa. La difficoltà che intendo io non è quella del compiere azioni di per sé complicate, perché in fondo non è così, ma nel ripeterle spesso sempre in maniera corretta.

Imparare a fare qualsiasi cosa vuol dire essere in grado di portarla a termine correttamente in ogni momento. La difficoltà sta nel far capire al proprio corpo quale è la modalità giusta e fare in modo che la replichi tutte le volte che ci serve, ma in maniera automatica.

Io pensavo che questo fosse un modo per imparare a fare tutto ciò che viene definito “pratico” ed invece devo ricredermi, perché ho scoperto essere un atteggiamento mentale che va esteso a stile di vita.

Quando capita di sbagliare, l’errore più comune è quello di dire “ho sbagliato”. Quella frazione di secondo è  tempo perso perché equivale a fare le cose due volte. Quando diciamo “ho sbagliato” ci siamo già resi conto di averlo fatto, non abbiamo bisogno di ulteriori sottolineature! Dobbiamo abituare il nostro corpo a reagire il più correttamente possibile in quella frazione di secondo. In questo modo ci troveremo nella situazione in cui l’errore è riconosciuto e risolto in maniera quasi istantanea. Non esagero se dico che l’errore può essere addirittura risolto in maniera simultanea lasciando l’impressione quasi di non averlo fatto.

Tutto questo è, però, molto complicato.

Vediamo cosa succede.

2 commenti:

  1. A leggerlo così appare complicato :-),devo rifletterci.Tutto benne?

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    1. In realtà, una volta capito come fare è semplicissimo..solo dopo aver capito però..

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