martedì 3 dicembre 2013

qualità

Cosa si intende quando si parla di qualità della vita?

E’ appena uscita dal mio ufficio una signora, avrà avuto almeno 78 anni. Vestita non dico di stracci, ma quasi. Aveva con sé un sorriso sincero che nascondeva a fatica la sdentata dentiera e mostrava da sotto la cuffia di lana due occhi rotondi e vispi.
Quando le ho chiesto di cosa avesse bisogno, mi ha messo davanti una specie di cartoncino plastificato sul quale c’era scritto che era una sordomuta sola e chiedeva di comprare alla cifra di pochi euro una specie di “dizionario” dei segni che aveva fatto lei e che, a prima vista, sembrava anche chiaro e semplice da usare.
Con questo sorriso sulla faccia aspettava che le facessi capire se sarebbe stata mia intenzione comprarlo o no. Nel momento in cui le ho fatto capire che non mi serviva quel dizionario perché non avevo nessuna necessità di conoscere il linguaggio dei segni, ma che ero comunque disposto a darle quei pochi euro quantomeno perché si potesse permettere un pasto, mi ha fatto subito capire che non li voleva; sempre sorridendo, mi ha fatto capire che non era lì per chiedere l’elemosina, ma per aiutare qualche sordomuto come lei ad essere capito da tutti.
Detto questo mi ha mandato un bacio con la mano e se ne è andata sorridente.
Non è questa la qualità di vita che tutti ci auguriamo?
Vi prego di analizzare la situazione in tutta la sua globalità.

1 commento:

  1. Dico solo che le persone inaspettatamente ti sorprendono sempre e portano con sè una lezione da aprrendere :-)
    Un saluto

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