Cosa scatta nella mente delle persone, ad un certo punto, in maniera assolutamente inaspettata, che le cambia rendendole irriconoscibili?
Provo a porre la domanda anche al contrario in modo da analizzare anche l’altro punto di vista: cosa scatta nella nostra mente, ad un certo punto, in maniera assolutamente inaspettata, che ci fa vedere le persone in maniera completamente diversa e che le rende assolutamente irriconoscibili?
La domanda è, come al solito, molto strana e chi mi legge sa di questo “difetto” dal quale parto sempre alla ricerca di una logicità.
Sto pensando a tutte quelle situazioni in cui un rapporto finisce.
Quello che era meraviglioso diventa terribile tanto da non poterlo più sopportare. Iniziano i dubbi, si inizia a porsi delle domande e ci si rende conto pian piano che sta finendo tutto.
Ho posto la domanda nel duplice senso perché alle volte capita di rimanere lì, imbalsamati, senza capire il perché di una fine. Anche se si prova a dare una spiegazione non si riesce e non si fa altro che aumentare i dubbi. Rimane soltanto il fatto che si resta da soli.
Altre volte siamo noi che notiamo il cambiamento di qualcuno e nel momento in cui si cerca un confronto si resta a piedi.
Il problema che deduco da quanto detto è il confronto. In entrambi i casi o manca del tutto o, quando lo cerchiamo, viene evitato.
Quale paura può starci dietro?
Come fare a non fare paura?
Cerco sempre di seguire un filo che sia il più lineare possibile. Cerco di ricordarmi sempre che non sono sempre gli altri che sbagliano, ma che posso essere anche io la causa di certi atteggiamenti di cui mi accorgo. Tutto ciò che è stato scritto in precedenza tiene conto di questo e analizza una situazione in cui il cambiamento repentino è oggettivamente dovuto ad altri (per riferimenti specifici fate riferimento alla mail privata del blog). Il presente articolo non vuole fare riferimento a fatti accaduti all’autore, ma come al solito, cercare di stimolare pensiero.
Ci penso su prima di scrivere qualcosa che potrei non saper spiegare come si deve ...
RispondiEliminaOk eccomi ... rigiro la domanda!
RispondiEliminaE se invece siamo diventati irriconoscibili "noi" (senza accorgercene o volerlo!) all'occhio dell'altro che, automaticamente, cambia e "solo dopo" siamo noi a non riconoscerlo più?!
mmmmm ... il confronto potrebbe essere una soluzione almeno per "capire" l'altro e noi stessi, ma il confronto lo si può fare solo se di base c'è un buon sentimento che può essere l'affetto, l'amore o anche solo il rispetto! Altra cosa importante è la tempistica! Se uno è pronto e l'altro no, uno dovrebbe avere la pazienza di aspettare!
Mi è capitato con il consorte ultimamente e mi sono resa conto che, se i tempi non sono maturi per uno di noi, finiamo per litigare!
Ho dovuto imparare la dolcezza ed il silenzio e devo dire che con un piccolo aiuto dall'alto si può fare molto, anche modificarsi!
In capo a tutto questo però ci vuole la "volontà" di voler capire l'altro e confrontarsi!
Per rispondere alla tua domanda : è la paura dell'ignoto, di quello che potremmo trovare e che potrebbe non piacerci, la paura di non avere delle eventuali risposte e la paura delle domande stesse!
Si può non fare paura abbassando le difese e trovando il coraggio di mostrare quello che abbiamo nel cuore! E' un rischio a doppio taglio, ma bisogna correrlo se si ritiene che ne valga la pena!
Spero di essere stata chiara!