domenica 8 febbraio 2015

problema

Stavo pensando ultimamente che sto sentendo troppe volte persone che utilizzano la parola problema a sproposito.
Cerco di spiegarmi meglio.

Io parto dal presupposto che la parola problema non esiste. Sono abbastanza convinto di questa cosa perché, in fondo, un problema non è altro che un qualcosa di più difficile da fare.
E questo è un discorso generale.

Ci nascondiamo dietro alla parola problema che in realtà non vuol dire niente per come viene utilizzata. Problema può essere quello di geometria, ma non quello che sento raccontare in giro da molte persone.

Se pensiamo cambiando il punto di vista scopriamo che possiamo cancellare la parola problema identificandolo come una situazione difficile, non immediatamente risolvibile, composta per intero da piccole situazioni immediatamente risolvibili su cui concentrarsi.

Alla volte si identifica come problema qualcosa che diventa grande col tempo, ma che prima non lo era. Il classico problema di cui le persone parlano è un accumulo di piccole situazioni che sono cresciute e che sono arrivate ad un punto in cui non possono essere più rimandate.

A quel punto lo so anche io che facciamo fatica!

Posso fare una domanda provocatoria a titolo puramente esemplificativo?

Se fondiamo il motore della macchina abbiamo un grosso problema.
Se ci avessimo controllato l'olio quando era il momento lo avremmo avuto?

raccontacelo@gmail.com

2 commenti:

  1. Bene,caro Stefano hai ragione! Ne so qualcosa per esperienza i miei problemini in sostanza il più delle volte sono stati il frutto della mia pigrizia li potevo tranquillamente evitare,per questo mi sto tanto allenando a scremare i "problemi" smettendo di crearmeli.
    Un saluto

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    1. Grazie mille per il commento. In fondo i problemi esistono e sono ben presenti e radicati.
      Bisogna solo trovare il modo per guardarli diversamente. Ma come?

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