martedì 10 giugno 2014

paura/freddezza

Leggendo con piacere un po’ di post ed un po’ di articoli in giro per il web (molti spunti mi sono venuti dagli amici che leggo sempre volentieri e che potete vedere citati nei miei blog amici), mi si è presentato un argomento che sto appositamente evitando ma che ormai trovo casualmente in troppe occasioni.

E’ ora che ci ragioni sopra.
Per individuare qualcosa bisogna, prima di tutto, cercare di capire di cosa si tratta. Bisogna averne ben chiara la struttura in modo da poterla affrontare con i dovuti modi.
Sto ovviamente parlando di paura e freddezza.
Mi sono chiesto spesse volte cos’è la paura e da dove arriva e non ho mai trovato risposta. Come tutti riesco a provarla in maniera molto ben definita e, come tutti, faccio fatica a descriverla. Voglio però provare. Magari qualcuno può dare un’idea diversa ed aiutarmi a creare pensiero.
La paura è una sensazione che vivo come un improvviso freddo sulla schiena che mi fa immediatamente saltare in piedi impedendomi di trovare le motivazioni che la alimentano (trovate le motivazioni la paura non ha senso di esistere).
La paura è, essenzialmente, la mancanza di controllo.
Ho anche pensato molto a quale può essere il suo contrario. Molti dicono il coraggio, ma io credo sia la freddezza. Il coraggio non può essere inteso come contrario della paura solo perché decido di lanciarmi da un ponte legato ad una corda per vincere la fobia dell’altezza. Questa è incoscienza.
Sono fermamente convinto che il contrario della paura sia la freddezza che è la reazione istantanea che mi permette di congelare il momento che sto vivendo per prenderne coscienza ed affrontarlo. Ripeto: trovate le motivazioni la paura smette di esistere.
Il problema grosso degli esseri umani è che, nel 90% dei casi, abbiamo la reazione sbagliata: sono pochi quelli che si spostano anche solo di un metro se c’è qualcosa che gli sta cadendo addosso. Molti si coprono semplicemente la testa.
Come fare per porre rimedio? Non so, sicuramente allenamento.

6 commenti:

  1. In oriente lo chiamano il testimone,il distacco( che non è la freddezza) ma l'osservazione di quanto accede dentro di noi.Dal momento che l'osservi da sè svanisce,dal momento che ne prendi consapevolezza ne prendi anche il cotrollo.Certo difficile ci vuole allenamento e qualche buona lettura che sia più approffondita di quanto ho scritto io.
    Ovviamente si parla della paura che a volte ci prende apparentemente senza ragioni,o davanti ai nostri limiti.La paura sana ci vuole davanti al pericolo e l'istinto è sempre la via migliore...anche se la società odierna ha distrutto molto del nostro istinto primordiale cos' a volte ci ritroviamo a pararci la testa invece di fare un passo in avanti.
    Un saluto

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    1. Non so. rimango sempre affascinato da tutto questo. rimango spesso colpito da questo stato.

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  2. Aaaah, post bellissimo. Io mi trovo benissimo tra le tue righe, mi dai sempre da pensare; in blog come i tuoi mi chiedo 'ma da dove vengono certe idee?Io non le avrei mai'.

    La paura.
    Io ho uno strano rapporto con la paura. Ci ho convissuto per molto tempo: paura di star sola, paura di perdermi (qualcosa, qualcuno o chissà dove), paura della paura.
    Per un periodo l'ho nascosta tra le sicurezze di qualcun altro: sai, del tipo 'pensaci tu a me', e quindi mi bastava rifuggiarmi nel mio posto sicuro. Ad un tratto la mia vita ha ricevuto un grande scossone, ricordo ancora il post che scrissi a riguardo: ho mosso un passo verso un burrone e potevano succedere due cose; schiantarmi o scoprire di avere due ali abbastanza forti da evitare terra.

    Ho capito, insomma, che la paura davvero non esiste. Esiste solo la convinzione di non potercela fare.
    Esiste solo il sangue gelato, lo stomaco sotto sopra, le notti insonni che ti bloccano perché 'stavolta mi faccio male, stavolta non mi rialzo'.

    Invece poi, ci si rialza sempre. Sempre.
    La paura non esiste. La paura è una spinta: se non hai paura non trovi il coraggio. Se non hai paura non sfidi te stessa ed i limiti esterni.

    E quando qualcosa ci cade addosso, fidati, se sentiamo che ci sta per ferire troppo forte ci spostiamo. Per sopravvivere.

    Non so se è di tuo gradimento, ma io la amo.
    https://www.youtube.com/watch?v=YtW-aYq1xwQ

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    1. ti ringrazio per le belle parole e ti ricordo che aspetto volentieri un tuo scritto. anche a me piace molto quello che dici. sentiti libera di usare questo spazio come tuo.
      PS
      il link è molto bello. piace molto anche a me!
      ti ringrazio!

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  3. Secondo me la paura deriva dall'ignoranza, intesa come non conoscenza. Quindi per come la vedo io il suo contrario è la conoscenza.
    Un saluto.

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    1. Grazie mille!
      Ti ringrazio per il commento.
      A presto!

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