martedì 8 aprile 2014

riepilogo



Alla fine credo sia tutta una questione di consapevolezza. È da qualche post che mi sto concentrando su questo concetto perché inizio a rendermi conto di quanto sia importante. Chi legge di solito quanto scrivo credo abbia ormai capito che l’indagine che sto portando avanti con chi condivide con me i propri pensieri va a guardare se i punti delle “i” di una lettera manoscritta sono tutti uguali.

Ogni tanto, però, credo sia importante fare un riassunto, prima di perdere il filo.

Questo blog nasce dall’idea di creare pensiero attraverso un’idea che mi permetto di scrivere tutte le volte in brevi righe. Questo creare pensiero permette a chiunque di esprimere un parere e di essere ascoltato attentamente da qualcuno che risponde e condivide a sua volta.

La base è sempre la ricerca della felicità, non perché ne esista una formula, ma perché esistono migliaia di strade per seguirla. Più ne conosciamo, più semplice sarà per noi individuare quella che meglio si adatta al nostro passo. Continuando su quella ci orienteremo naturalmente al risultato positivo.

Molte persone credono che la felicità sia uno status terminale, raggiunto il quale saremo felici per sempre. Io credo di no. La consapevolezza di cui cerco di parlare è quella che prevede soltanto il presente (unico momento storico davvero modificabile). 

Perché soffrire tutta la vita raggiungere un traguardo al quale magari non arriverò mai, quando posso essere felice tutti i giorni?

Questo è ciò che stiamo indagando ogni volta che leggiamo ogni singola parola di quello che scrivo. Ed è fondamentale ascoltare chi si ha di fronte per poterlo fare. Potremmo anche parlare da soli, ma perderemmo la consapevolezza del mondo nel quale viviamo.

Continuo, in maniera grammaticalmente scorretta, a riproporre la parola consapevolezza perché è la base e voglio lasciare il divertimento della correzione a chi vorrà davvero mettersi a cercare tutte le parole che possano in qualche modo sostituirla senza alterare ciò che la parola CONSAPEVOLEZZA vuol già racchiudere nella sua bellezza.

Se dovessi dare una definizione di felicità direi: tutto ciò che porta consapevolezza.

Chi vuole può farmi degli esempi della consapevolezza che vorrebbe raggiungere, potete mandarli per mail se non volete vengano pubblicati ed inizieremo a condividere idee in privato (se vorrete si intende), potete mandarmi per mail un vostro articolo che io pubblicherò come ho già fatto in precedenza con altri gentili collaboratori, potete scrivere come al solito il vostro prezioso commento in calce all’articolo, insomma, usate questo spazio soltanto vostro come meglio credete.

Chi vorrà mi troverà attento.


1 commento:

  1. Che dire caro Stefano,hai già detto tutto,aggiungo solo che qualunque definizione si voglia o possa dare alla parola:consapevolezza non eguaglierà mai la bellezza che si prova quando anche solo per brevi frangenti la senti dentro di te.
    Ciao

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