“Mi sono trovato a
dover combattere con qualcosa che mi portava necessariamente dalla parte
opposta a quella che era fatta dei miei progetti e delle mie idee. Mi sono
trovato ad avere a che fare con qualcosa di strano, che mi stava portando a
cambiare idea, così, di punto in bianco, rispetto a qualcosa che fino al giorno
prima era per me insostituibile e senza il quale non sarei stato in grado di
pensare la mia vita.”
Queste sono le parole che riporto da una lunga conversazione
nata casualmente in un momento di attesa.
Immagino questa situazione come una specie di attacco che
colpisce le persone, come quell’ansia irrefrenabile che ci troviamo a vivere
quando non vediamo l’ora di fare qualcosa, ma al contrario.
Cerco di spiegarmi meglio.
Penso a quando l’entusiasmo della novità ci coinvolge
occupandoci appieno in un’attività. Penso a quell’entusiasmo che ci fa pensare
per quel momento soltanto a quella bellissima novità e che ci fa stare in una
sorta di limbo dell’innamoramento facendoci tendere a ciò che sembra essere l’unica
cosa in grado di renderci felici. Penso a quell’entusiasmo che ci fa fare una
cosa per ore ed ore senza che ci accorgiamo del tempo che passa, della fatica e
del nostro progressivo isolarci dedicato al vivere al 100% la nostra nuova
felicità.
Penso a tutto questo e mi chiedo se questa sensazione possa
esistere anche al negativo. Penso, di conseguenza, a ciò che ci spinge ad
essere accidiosi e fa in modo che ci spegniamo pian piano. Penso ad una
situazione nella quale è come se non fossimo più padroni della nostra esistenza
al punto da abbandonare senza motivo ogni strascico di vita vissuta fatta di
piccole abitudini.
Penso a tutto questo e sono convinto che questo sia il negativo,
una seconda faccia della stessa medaglia.
La conclusione che ne traggo è che siamo esattamente in
mezzo ad una corda. Siamo tirati da una parte e dall’altra e non dobbiamo farci
trascinare in nessuna delle due direzioni. Ma come? È tanto bello essere così
felici quanto è tanto difficile venire fuori dalla depressione più totale. E soprattutto,
dove sta il mezzo? Se esiste, qual è il centro corretto?