martedì 5 novembre 2013

come essere

Una cosa che mi ha lasciato un po’ confuso in questi giorni è stata una frase che ho sentito pronunciare quattro giorni fa mentre ero in una sala d’attesa.

Due persone, probabilmente amici, parlavano di una vicenda accaduta ad una delle due quando il più anziano si è rivolto al proprio interlocutore dicendogli che quanto è successo è stato principalmente colpa sua in quanto avrebbe dovuto dimostrarsi più “cattivo”. Il sunto del suo lungo discorso è stato che per vivere a questo mondo bisogna imparare ad essere “cattivi”.
Lì per lì mi sembrava un discorso già sentito, poi, nell’attesa ho pensato un po’ e mi sono chiesto perché mai dovrei imparare ad essere una cosa che non sono.
Io vivo bene anche se mi comporto da “buono”.
Devo imparare ad urlare? Ad insultare?
Chi è il cattivo? Chi è il buono?

2 commenti:

  1. Stefano,orami questo dell'essere più cattivi è un luogo comune.
    Il mondo un po' ti sbarana.la scalata la vedi fare ai cattivi.
    Ma di fatto diventa solo autentica violenza verso se stessi, è prezzo troppo alto da pagare,pi della carriera e del successo.
    Un tempo decisi che dovevo essere diversa,diretta, ferma, puntualizzare, mi dovevano rispettare! È durato il tempo di temporale.
    Ho molto subito, io non sono così e chiusi il discorso.
    Quello che negli anni seguenti scoprii è che senza urlare ( anche ogni tanto mi succede,ma perchè perdo la pazienza) e risposte che offendono, le persone mi tenevano in considerazione i miei punti di vista, ho scoperto di gente che a mia insaputa mi stimavano e mi stimano.
    Ho scoperto che alla fine quella mia bontà riceveva consensi. Si sa c'è chi se ne approffitta.Ma il punto non è essere più cattivi, ma pacatamente risoluti, non perdere l'obiettività, non farsi travolgere dagli eventi.Ovviamente essere buoni,provare rispetto e lasciare agire l'umanità che si ha dentro,non ti porterà mai ai vertici nel lavoro e nella società, lì non ci vuole pelo sullo stomaco.
    E forse quel signore per cattivo intendeva dire severo.
    Un saluto.

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    1. Sono assolutamente d'accordo con te. Anche io preferisco non arrivare ai vertici del mondo, ma poter guardare dritto negli occhi chiunque ho di fronte. sentivo questa conversazione e ho pensato di condividerla perché alle volte mi sembra davvero strano quando qualcuno parla di come un altra persona dovrebbe fare per vivere bene. Come se qualcuno potesse essere davvero in grado di poter dire a qualcun altro come fare per vivere bene una vita che non è la propria. Tutto questo mi incuriosisce parecchio non perché penso sia sbagliato..ma perché io non sarei mai in grado di poterlo fare con tanta sicurezza.

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