martedì 27 agosto 2013
serve?
Ciao a tutti, dopo un periodo di riposo forzato dovuto ad un sacco di lavoro posso riprendere a scrivere abbastanza in tranquillità. In questo mese non ho avuto molto tempo per dedicarmi ai miei soliti ragionamenti ed ora mi sento un po’ se come la mia ricerca della felicità avesse ricevuto una battuta d’arresto.
Ieri sera, però, la mia testa ha cominciato nuovamente a produrre pensieri quasi come se naturalmente si fosse in un certo senso”riattivata”.
Mi sono fermato a pensare ad una frase che mi è sembrata subito interessante.
Qualche giorno fa ho sentito un papà che parlava con il proprio figlio. Il bambino gli ha chiesto in modo molto semplice come facesse a decidere, tra le mille cose da fare, quale fosse più importante di un’altra. L’uomo, dopo averci pensato un po’, ha dato una risposta molto chiara e, secondo me, molto intelligente.
Ha detto al figlio: “tutte le volte mi chiedo se ciò che sto per fare serve!”
Può sembrare una risposta stupida, ma credo che abbia un senso profondo.
Se ce lo chiedessimo tutte le volte che abbiamo intenzione di fare un’azione (dovremmo però essere dell’idea di ascoltarci nel momento in cui ci poniamo la domanda) ci troveremmo di fronte ad una scelta naturale orientata al meglio.
Facciamo un esempio.
Devo cambiare il telefono. Sto per comprarlo e mi chiedo: serve che lo compri? Voglio dire, quello che ho in mano e che voglio cambiare è rotto? Lo cambio solo perché voglio un telefono nuovo o serve davvero che ne prenda un altro?
Questa modalità ci mette di fronte ad una serie di domande che ci possono permettere di raggiungere una visione d’insieme più completa e profonda.
Ditemi cosa ne pensate.
raccontacelo@gmail.com
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